Le Mura Romane di Cosenza e la Città Antica

Un'Impronta di Potenza sulla Collina Le mura di cinta non definivano solo un perimetro difensivo, ma erano il segno tangibile dell'organizzazione urbana romana. I resti che possiamo osservare oggi ci parlano di una tecnica costruttiva all'avanguardia: l'opera reticolata. Questa tecnica, che utilizza blocchetti di pietra a forma di piramide tronca disposti a rete. La loro realizzazione richiese una committenza potente, in grado di controllare cave, dirigere maestranze specializzate e gestire un progetto di tale portata. 

Percorso e Doppia Funzione delle Mura 

Le mura non seguivano un tracciato ideale, ma si adattavano abilmente alla morfo0logia del terreno dei colli, svolgendo una fondamentale funzione di sostruzione e contenimento dei pendii. I tratti superstiti si trovano in due aree strategiche: 1.  Sul Colle Pancrazio (versante nord-ovest): Sono state individuate a mezza costa presso il Monastero delle "Cappuccinelle", sotto Corso Vittorio Emanuele, e nella zona del Convento di San Francesco. Qui, la cortina in opus reticulatum è presente solo sul lato a valle, a picco sul fiume Busento, suggerendo una doppia funzione: difensiva e di terrazzamento. 2.  Ai piedi del colle, lungo il fiume Crati: Altri tratti sono emersi in corrispondenza dell'attuale Casa delle Culture e nelle vie adiacenti (Vico Martirano, Piazzetta Toscano, Via Campagna). In questa zona è stata localizzata una postierla, una piccola porta secondaria per un accesso controllato al fiume. 

Datazione e Significato Storico 

La datazione più probabile per queste mura è la seconda metà del I secolo a.C., in età augustea. Questo periodo coincide con la deduzione di una colonia romana a Cosentia, un evento che trasformò la città e il suo assetto urbano, dotandola di strutture pubbliche e difensive all'altezza del suo nuovo status. 

Uno Sguardo alla Città dentro le Mura 

Delineato il perimetro, come si presentava la città romana all'interno? 

Urbanistica: Gli edifici si disponevano su "ripiani e terrazzamenti" collegati da una viabilità che seguiva le direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest. - Edifici Privati (Domus): Resti di abitazioni signorili, come quella in Piazzetta Toscano, mostrano un buon livello costruttivo con pavimentazioni a mosaico e pitture parietali. - Edifici Pubblici e Terme: Sono stati individuati impianti termali (pubblici a Palazzo Sersale e privati in Via San Tommaso). L'ipotesi di un teatro nell'area tra Via Abate Salfi e Piazza Berardi è plausibile data la conformazione del terreno e la presenza di un muro curvilineo, mentre l'idea di un anfiteatro in Piazza San Giovanni Gerosolimitano è considerata inconsistente. 

Oltre le Mura: le Necropoli e una Vita Tranquilla  

Come da consuetudine romana, le necropoli sorgevano fuori dalle mura. ( zona vecchia  stazione  ferroviaria vicino all’attuale commune e presso Portapiana) I reperti funerari, come il sarcofago in marmo del III secolo d.C. con scene di caccia mitologica rinvenuto sotto il Duomo, indicano la presenza di un'élite facoltosa. Per tutta l'età imperiale, Cosenza visse un periodo di relativa tranquillità, una città operosa e dignitosa, lontana dai grandi eventi storici ma ben integrata nell'Impero. 

Dove Oggi Possiamo Ammirare le Mura

  • San Francesco d’Assise (Muro romano)
  • Via Messer d’Andrea (Muro romano)
  • Palazzo Alimena (resti di fortificazione)
  • Sede dell'Ordine degli Architetti (Mura)
  • Vico Posiarola (nei pressi, busto di età Imperiale)
  • Muro in Piazza Toscano